LA VITA È SOLO PER DIO
José Antonio PagolaL’esegesi moderna non lascia spazio a dubbi. La prima cosa per Gesù è la vita, non la religione. Basta analizzare la traiettoria della sua attività. Lo si vede sempre preoccupato di suscitare e sviluppare, in mezzo a quella società, una vita più sana e più degna.
Pensiamo a quello che fa nel mondo degli infermi: Gesù si avvicina a quelli che vivono la loro vita in maniera ridotta, minacciata o insicura, per risvegliare in essi una vita più piena. Pensiamo al suo avvicinarsi ai peccatori: Gesù offre loro il perdono che faccia loro vivere una vita più degna, riscattata dall’umiliazione e dal disprezzo. Pensiamo anche agli indemoniati, incapaci di essere padroni della loro esistenza: Gesù li libera da una vita alienata e disturbata dal male.
Come ha sottolineato Jon Sobrino, poveri sono quelli per i quali la vita è un carico pesante, perché non possono vivere con un minimo di dignità. Questa povertà è la cosa più contraria al piano originario del Creatore della vita. Dove un essere umano non può vivere con dignità, la creazione di Dio sembra come viziata e annullata.
Per questo Gesù si preoccupa tanto della vita concreta dei contadini di Galilea. La prima cosa di cui hanno bisogno quelle persone è vivere, e vivere con dignità. Non è la meta finale, ma adesso è la più urgente. Gesù li invita a confidare nella salvezza ultima del Padre, ma lo fa salvando la gente dall’infermità e alleviando malattie e sofferenze. Annuncia loro la felicità definitiva nel seno di Dio, ma lo fa introducendo dignità, pace e felicità in questo mondo.
A volte, noi cristiani esponiamo la fede con un tal imbroglio di concetti e parole che, all’ora della verità, pochi capiscono quello che è esattamente il regno di Dio di cui parla Gesù. Tuttavia, le cose non sono tanto complicate. L’unica cosa che Dio vuole è questa: una vita più umana per tutti e una vita che raggiunga da ora la sua pienezza nella vita eterna. Per questo non si deve mai dare a nessun Cesare quello che è di Dio: la vita e la dignità dei suoi figli.
José Antonio Pagola
Traduzione: Mercedes Cerezo
Publicado en www.gruposdejesus.com