Il Natale è così sfigurato che oggi sembra quasi impossibile aiutare una persona a capire il mistero che racchiude. C’è forse un cammino, ma va fatto da ciascuno. Non si tratta di capire grandi spiegazioni teologiche, ma di vivere un’esperienza umile davanti a Dio.

Le gradi esperienze della vita sono un dono, ma normalmente sono o vissute solo da quelli che sono pronti a riceverle. Per vivere l’esperienza del Figlio di Dio fatto uomo bisogna prepararci interiormente. L’evangelista Matteo ci dice che Gesù, il bambino che nasce a Betlemme è l’unico che veramente possiamo chiamare «Emmanuel», che significa «Dio con noi». Ma, cosa vuol dire questo? Come puoi «sapere» che Dio è con te?

Abbi il coraggio di rimanere solo. Cerca un luogo tranquillo e silenzioso. Ascolta te stesso. Avvicinati in silenzio al tuo essere più intimo. Facilmente sperimenterai una sensazione tremenda: essere solo con la vita; come sono lontane tutte quelle persone che sono accanto a te, che ami! Ti vogliono molto bene, ma sono fuori da te.

Il silenzio continua. Forse senti una sensazione strana: vivi perché sei radicato in una realtà immensa e sconosciuta. Da dove ti arriva la vita? Cosa c’è nel fondo del tuo essere? Se veramente sei capace di «sopportare» un po’ più il silenzio, forse comincerai a sentire timore e allo stesso tempo, pace. Sei davanti al mistero ultimo del tuo essere. I credenti lo chiamano Dio.

Abbandonati a questo mistero con fiducia. Dio ti sembra immenso e lontano, ma se ti apri a Lui, gli sentirai vicino. Dio è in te, sostiene la tua fragilità e ti fa vivere. Non è come le persone che ti amano da fuori. Dio è nel tuo stesso essere.

Secondo Karl Rahner, «questa esperienza del cuore è l’unica capace di farci capire il messaggio di fede del Natale: Dio si è fatto uomo». Mai più sarai solo. Nessuno è solo. Dio è con noi. Allora sai «qualcosa» del Natale, puoi celebrarla, fruire, e fare gli auguri. Puoi essere felice con i tuoi ed essere più generoso con quelli che soffrono e vivono tristi. Dio è con te.

José Antonio Pagola

Traduzione: Mercedes Cerezo

Publicado en www.gruposdejesus.com